16 Spedizione in Antartide, 1971
Racconta il partecipante, lo scienziato del Laboratorio di Idroecologia dell’Istituto di Zoologia dell’Accademia delle Scienze di Bielorussia collega Giginyak Yury.
Temperatura minima – 89,2 C°, totale assenza di odori e infinito spazio bianco.
Antartide, terra misteriosa ed imprevedibile, attira gli uomini veri con la dolcezza dei misteri irrisolti e la quotidianità estrema. Candidato in scienze biologiche, ricercatore principale dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Istituto di Zoologia del laboratorio di Idroecologia Giginyak Yury (Grigorievic) aveva 24 anni, quando i suoi sogni bianchi dell’Antartide sono diventati realtà.
– Che cosa l’ha spinta a tuffarsi nel gelo di – 60 gradi rischiando così la propria salute e, forse, la propria vita ?
Antartide non è la prima spedizione a cui ho partecipato. Prima ho navigato sulla leggendaria nave scientifica “Vitias”. Studiavamo i punti profondi dell’Oceano Pacifico vicino alle isole Aleutine, Giappone, Kamchatka, Alaska. Avevo appena terminato gli studi nella facoltà di biologia dell’Università statale di Minsk e la curiosità scientifica non mi dava pace. Dal primo anno ho cominciato a scrivere lettere e richieste, in poche parole impazzivo per poter andare in Antartide, ma la risposta non è mai arrivata.
Avevo già perso completamente la speranza, quando da Leningrado è arrivata una persona e mi ha chiesto se sono ancora “malato” di Antartide. Si che lo ero eccome ! Pensavo che per circa tre mesi avremmo esplorato le coste dell’Antartide ma in realtà ci siamo rimasti per 18 mesi, praticamente per 1 anno e mezzo! Il sogno si è avverato! A lungo mi preparavo a raccontare il viaggio ai genitori. Ma non avevo detto loro che avrei anche dovuto fare delle immersioni. Così sono diventato un membro della spedizione composta da 5 ricercatori di Leningrado ed uno io, bielorusso. Avevo 24 anni.
– Qual’era la meta della spedizione?
Dovevamo esplorare il mondo sottomarino sulle coste dell’Antartide, è cosi ricco ! Crostacei, idroidi, coralli, stelle, ricci marini, oloturie…Lo scopo della spedizione era capire come organismi marini riescano ad adattarsi a questi condizioni e come sopravvivono. Nei mari dell’Antartide non esiste la temperatura sopra lo zero, durante milioni di anni la temperatura oscilla di un grado, da -2°C a -1°C. Ho portato a Minsk una collezione ricchissima !
Leggere il testo completo dell’intervista:
Olga Averkova, per la rivista “Doberman”: http://doberman.by/
http://art-parking.info/
Traduzione Tatiana Mikhaevitch
Pubblicato il 03.08.2009
Dr. Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus, Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.), Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.), Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.), www.plumatella.it, info@plumatella.it, tatianamikhaevitch@gmail.com