Ciao Plumatella o Bryozoan Reef and Coral Reef
Il 27 maggio 2015 l’Associazione dei Briozoologi IBA ha festeggiato 50 anni dalla sua fondazione, a Stoccolma nel 1965. In occasione di questo evento, tutti i 250 membri attuali dell’Associazione hanno ricevuto gli auguri dal Presidente, con il logo di Golden Lophophore, simbolo dell’Associazione IBA. I tentacoli dei Briozoi di acqua dolce formano il lophophore nella forma di ferro di cavallo.
Il Phylum Bryozoa conta circa 4’000 specie marine e circa 50 specie di acqua dolce. Cominciando dagli anni 80 a causa della forte eutrofizzazione dei bacini idrici che raffreddavano le turbine delle Centrali Idroelettriche e delle Centrali Nucleari, che scaricano le acque riscaldate, si osserva la massiccia crescita delle colonie dei Briozoi d’acqua dolce.
Ho avuto sempre una tenerezza per i coralli e i loro “associati”, fin da quando a 17 anni innamorandomi del lavoro favoloso di Jacque Yves Cousteau, ho scelto la professione di biologa. Ho trasmesso questo amore sulle colonie dei piccoli Briozoi, il Phylum molto più antico, rispetto ai coralli, che formava iL Bryozoan Reef quando Coralli non c’erano ancora. L’esotica bellezza dei coralli e della comunità che loro ospitano, affascina tutto il mondo, come oasi di ricchissima biodiversità, inestimabili “quadri” viventi, autogestibili ed equilibrati.
Contenuto:
1.Bryozoa. Non sono Delfini, Stelle o Ricci marini… Ma sono molto simili ai Coralli
2.Il Phylum Bryozoa. Lo sviluppo massiccio delle colonie dei Briozoi nelle acque riscaldate della Centrale Idroelettrica di Beloozersk, Bielorussia. Dieta dei Briozoi, “Impacchettatori” delle alghe blu-verdi
3.Briozoi nella Repubblica Bielorussia
4.Crescita e respirazione dei Briozoi. “Sbiancamento” del Bryozoan Reef a temperature oltre 33ºC
5.Riproduzione dei Briozoi. Statoblasti – “navi extratterrestri” e formazioni criptobiotiche. Coltivazione dei Briozoi in laboratorio.
6.Struttura di popolazione delle colonie dei Briozoi durante l’anno nel sistema della Centrale Idroelettrica di Beloozersk
7.Il flusso di materia e di energia nella catena di cianobatteri –sedimentatori – microfagi
8.Il problema di biofouling. Danni dei Briozoi ai sistemi di approvvigionamento dell’acqua. Briozoi – indicatori di qualità delle acque ed accumulatori dei metalli pesanti
9.Bryozoan Reef – “tappeti – filtratori” e meraviglioso Micromondo di Biodiversità. Ruolo pratico dei Briozoi e barriere artificiali
10.Coral Reef – “tappeti – filtratori” e meraviglioso Micromondo di Biodiversità. Specie in estinzione. Allarme mondiale
11.CONCLUSIONE. Inno ai Briozoi e ai suoi “associati”
SUMMARY
Il 27 maggio 2015 l’Associazione dei Briozoologi IBA ha festeggiato 50 anni dalla sua fondazione, a Stoccolma nel 1965. In occasione di questo evento, tutti i 250 membri attuali dell’Associazione hanno ricevuto gli auguri dal Presidente, con il logo di Golden Lophophore, simbolo dell’Associazione IBA. I tentacoli dei Briozoi di acqua dolce formano il lophophore nella forma di ferro di cavallo.
Il Phylum Bryozoa conta circa 4’000 specie marine e circa 50 specie di acqua dolce. Cominciando dagli anni 80 a causa della forte eutrofizzazione dei bacini idrici che raffreddavano le turbine delle Centrali Idroelettriche e delle Centrali Nucleari, che scaricano le acque riscaldate, si osserva la massiccia crescita delle colonie dei Briozoi d’acqua dolce.
Ho avuto sempre una tenerezza per i coralli e i loro “associati”, fin da quando a 17 anni innamorandomi del lavoro favoloso di Jacque Yves Cousteau, ho scelto la professione di biologa. Ho trasmesso questo amore sulle colonie dei piccoli Briozoi, il Phylum molto più antico, rispetto ai coralli, che formava il Bryozoan Reef quando Coralli non c’erano ancora.
Se i Briozoi d’acqua dolce si possono chiamare per le loro bellezza e fragilità “Fiori d’acqua dolce”, i Coralli di classe Anthozoa dal greco vengono tradotti come “Fiori di mare”.
La somiglianza di biologia dei due tipi dei Reef, dei Briozoi e dei Coralli, entrambi organismi clonali modulari e sedimentatori, evidenzia la loro fragilità che creano complesse, autonomi e autogestibili ecosistemi, “Foreste di Biodiversità”. I Briozoi, come i Coralli, sono specie ingegneri. Le loro “Foreste”, costruite da piccoli polipi di appena qualche centimetro, offrono una casa per tantissimi animali marini. Le barriere coralline possono ospitare nelle loro foreste marine fino a 500 specie di pesci ed innumerevoli invertebrati. Le barriere dei Briozoi d’acqua dolce possono ospitare circa 50 specie, tra i pesci e gli invertebrati.
Le barriere coralline occupano solo lo 0,1 % della superficie dell’oceano ma contengono il 25 % di biodiversità marina mondiale. La Grande Barriera Corallina, PATRIMONIO dell’UMANITÀ, conta più di 2’800 barriere sparse su 900 isole. Gli atolli esistono da circa 30 milioni di anni. Un reef per formarsi ha bisogno di circa 10’000 anni. La crescita annuale delle colonie, invece, di solito è soltanto di alcuni mm.
I polipi sono molto delicati e vivono dove ci sono le condizioni ottimali per la loro vita: temperatura, salinità, apporto dell’ossigeno, sostanze nutrienti etc.
Negli ultimi 30 anni è gravemente aumentato il fenomeno di “sbiancamento” dei Coralli. Questo fenomeno è dovuto per la maggior parte all’aumento di temperature, al cambiamento di chimica e fisica delle acque, all’attività di estrazione mineraria e consiste nell’ espulsione delle alghe Zooxantelle simbiotiche. Le temperature superiori ai 28°C per periodi prolungati sono letali per le colonie sia dei Coralli che dei Briozoi, come ho dimostrato negli esperimenti sulle colonie dei Briozoi.
L’esotica bellezza dei Coralli e dei Briozoi e della comunità che loro ospitano, affascina tutto il mondo, come fragili Paradisi di ricchissima biodiversità, inestimabili “quadri” viventi, autogestibili ed equilibrati.
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Pubblicato il 09.08.2015
Dr. Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus, Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.), Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.), Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.), www.plumatella.it, info@plumatella.it, tatianamikhaevitch@gmail.com