Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi

L’Italia è obbligata a pronunciare un sito di stoccaggio permanente dei rifiuti atomici, sancito dalla Direttiva Europea 2011/70 Euratom, che impone ad ogni Stato membro la realizzazione di un deposito in grado di ospitare in sicurezza il combustibile nucleare esaurito e i rifiuti radioattivi.

L’Italia è in ritardo nel rendere pubblica la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), da cui si arriverà alla localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi.

Fonte : https://www.tusciagreen.it/index.php/salute/182-il-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi-un-centro-di-stoccaggio-insicuro-per-legge  

Contenuto:

1.Direttiva della Commissione Europea. Convenzione Aarhus. Ritardi, infrazione UE

2.Lunga storia della “sistemazione” dei rifiuti radioattivi in Italia

3.Caso di Scanzano Jonico

4.Carta CNAPI dei siti e preoccupazione di Sardegna e Sicilia

5.Enti responsabili, enti di controllo (ISPRA, SO.G.I.N. S.p.A, ISIN, Osservatorio Nazionale per la chiusura del ciclo nucleare)

6.Criteri per la localizzazione del Deposito Nazionale in superficie per rifiuti di bassa e media attività

7.Progetto del Deposito Nazionale in superficie. Quantità di scorie radioattive di bassa e media attività

8.Rifiuti nucleari di alta attività di 3a categoria. Problemi con la creazione del Deposito Geologico profondo

9.Posizione del Ministero dell’Ambiente

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Pubblicato il 10.09.2016

Dr. Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus, Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.), Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.), Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.), www.plumatella.it, info@plumatella.it, tatianamikhaevitch@gmail.com