Seveso, 10.07.1976, 41 anni dopo…

Il 10 luglio 1976 alle ore 12:40 circa, per un guasto al reattore A101 della fabbrica bellica ICMESA – non di cosmetici come le autorità hanno sempre detto – si propagò nell’aria una nube di TCDD, la più pericolosa diossina conosciuta, 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina, 30 kg di diossina TCDD, sospinti dal vento, investirono un’area di circa 18 km2 nei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desio e Bovisio Masciago.

La diossina TCDD 2,3,7,8 è considerata “sostanza cancerogena” dall’International Agency for Research on Cancer (IARC) ed inserita nel gruppo 1, Cancerogeni per l’uomo dal 1997.

Una sostanza simile, il 2.4 TCDD, è stata usata per la produzione del famoso Agent Orange, come il defoliante dagli americani in Vietnam.

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In Armonia con la Natura

Il Treno dell’Ecologia della Nostra Terra è partito negli anni 70, avendo un buon bagaglio preparato negli anni precedenti da tanti altri ambientalisti… Sono già più di 50 anni che viaggia questo treno intorno alla nostra bellissima Terra, da una città all’altra. Quest’anno, dall’11 al 22 novembre 2024, il Treno dell’Ecologia della Nostra Terra si fermerà in Azerbaijan, a Baku.  

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Biodiversità, capitale naturale

La differenza tra ciò che facciamo e ciò che siamo capaci di fare sarebbe sufficiente a risolvere la maggior parte dei problemi del mondo

Mahatma Gandhi

Nel 2016 più di 40 noti biologi hanno pubblicato in BioSciences una dichiarazione Saving the World’s Terrestrial Megafauna, dove hanno chiesto una strategia a livello mondiale, un piano globale per evitare l’impensabile: l’estinzione delle specie di mammiferi più grandi del mondo, citando tra le minacce che potrebbero portare a questa estinzione di massa la caccia illegale, la deforestazione, la perdita di habitat, l’espansione dell’agricoltura, dell’allevamento del bestiame nelle aree protette e la crescita delle popolazioni umane.

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Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi

L’Italia è obbligata a pronunciare un sito di stoccaggio permanente dei rifiuti atomici, sancito dalla Direttiva Europea 2011/70 Euratom, che impone ad ogni Stato membro la realizzazione di un deposito in grado di ospitare in sicurezza il combustibile nucleare esaurito e i rifiuti radioattivi.

L’Italia è in ritardo nel rendere pubblica la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), da cui si arriverà alla localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi.

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Eredità nucleare dell Italia

In Italia il tema dello smaltimento delle scorie nucleari è un tema controverso a cui pochi giornali danno spazio.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), risulta che nel territorio della Regione Piemonte sono depositati oltre il 96 % dei rifiuti radioattivi italiani.

Il sito nucleare di Enea si trova a soli 1,5 km dalla città di Saluggia, a 30 m dal fiume Dora Baltea e a circa soli 4 km dal fiume Po.

La zona è a forte rischio idrogeologico, e negli ultimi 20 anni ha subito tre esondazioni durante forti alluvioni. Sul fiume Dora Baltea, a valle, a meno di 2 km, nel senso in cui scorre la falda acquifera, si trovano i pozzi del più grande acquedotto del Piemonte, che serve oltre 100 comuni.

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Dolomiti – Atolli fossili, Patrimonio UNESCO

Le Dolomiti di oggi raccontano una storia del nostro Pianeta lunga milioni di anni…


La genesi delle Dolomiti inizia attraverso accumuli di conchiglie, coralli e alghe calcaree in ambiente marino e tropicale, simile all’attuale barriera corallina delle Bahamas e dell‘Australia orientale. Un antico Mare della Tetide ha fatto nascere Atolli tropicali. Ad esempio il Gruppo del Sella che si erge per quasi 1’000 m sul paesaggio circostante era un’unica barriera corallina.

La Val di Fassa è collegata con il nome del famoso geologo tedesco, studioso di vulcanesimo e dei fossili, Christian Leopold von Buch, che considerava la valle “la chiave di lettura per la Geologia alpina.

Una straordinaria testimonianza del passaggio dei più celebri geologi dell’Ottocento e del Novecento si trova nel registro dei visitatori dell’Albergo “Nave d’Oro” di Predazzo, a partire dalla visita di Alexander von Humboldt nel 1822 che stilò la prima sintesi della Geologia delle Dolomiti.

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Ecologia dei ghiacciai (o 3 punti di appoggio)

Alla fine degli anni 70’, facendo parte del gruppo di alpinisti di Minsk in Belarus, si andava in montagna alta di Caucaso. Imparavamo a scalare, forgiare il carattere e conoscere i propri limiti. La maestosa montagna, con i picchi bianchi e freddi che sembravano irraggiungibili o con i picchi di color rosa appena accarezzati dal sole nascente, è rimasta per sempre nel mio cuore, come simbolo di purezza e potenza.

Quarant’anni dopo, il livello dell’inquinamento causato dall’attività dell’uomo, ha raggiunto le cime più alte del Pianeta. La montagna non solo è stata contaminata da sostanze pericolose, ma i suoi ghiacciai hanno iniziato a sciogliersi …

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Le conseguenze della catastrofe di Chernobyl sulla scala globale

A causa della catastrofe di Chernobyl avvenuta il 26 aprile 1986, la nube radioattiva è salita fino a 1,5-10 km in altezza. La contaminazione radioattiva di Chernobyl è stata depositata sul 40 % del continente europeo, nel nord dell’Africa, nell’America del Nord. Ogni aumento della radiazione nucleare ha un effetto sulle cellule riproduttive e somatiche di ogni essere vivente. Come risultato di tale incidente, i radionuclidi con emivita lunga rimarranno sulla terra per tanto tempo: l’Americio (Am-241) per 5’000 anni, il Cesio (Cs-137) per 600 anni, lo Stronzio (Sr-90) per 500, il Plutonio (Pu-241) per 200, il Plutonio (Pu-240) inquinerà la Terra per 100’000 anni.

La tragedia di Chernobyl dimostra l’importanza del monitoring dei radionuclidi nei prodotti alimentari e dell’irradiazione individuale. Questo monitoring deve essere indipendente dall’industria nucleare ed essere previsto intorno ad ogni centrale nucleare. I risultati di tale monitoring devono essere accessibili al pubblico.

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Il restauro dell Organo

Per capire quanto è importante non rompere la catena delle azioni buone, contrapponendola alla enorme massa del fango e del cinismo, che stanno allagando il mondo delle emozioni e delle azioni, è necessario cambiare il modo di pensare, di restaurare questo vecchio organo che si chiama CERVELLO, indirizzando il suo enorme potenziale di pensieri e azioni nella sfera dell’empatia, delle emozioni e delle azioni positive.

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Ciao Plumatella o Bryozoan Reef and Coral Reef

Il 27 maggio 2015 l’Associazione dei Briozoologi IBA ha festeggiato 50 anni dalla sua fondazione, a Stoccolma nel 1965. In occasione di questo evento, tutti i 250 membri attuali dell’Associazione hanno ricevuto gli auguri dal Presidente, con il logo di Golden Lophophore, simbolo dell’Associazione IBA. I tentacoli dei Briozoi di acqua dolce formano il lophophore nella forma di ferro di cavallo.

Il Phylum Bryozoa conta circa 4’000 specie marine e circa 50 specie di acqua dolce. Cominciando dagli anni 80 a causa della forte eutrofizzazione dei bacini idrici che raffreddavano le turbine delle Centrali Idroelettriche e delle Centrali Nucleari, che scaricano le acque riscaldate, si osserva la massiccia crescita delle colonie dei Briozoi d’acqua dolce.

Ho avuto sempre una tenerezza per i coralli e i loro “associati”, fin da quando a 17 anni innamorandomi del lavoro favoloso di Jacque Yves Cousteau, ho scelto la professione di biologa. Ho trasmesso questo amore sulle colonie dei piccoli Briozoi, il Phylum molto più antico, rispetto ai coralli, che formava iL Bryozoan Reef quando Coralli non c’erano ancora. L’esotica bellezza dei coralli e della comunità che loro ospitano, affascina tutto il mondo, come oasi di ricchissima biodiversità, inestimabili quadri” viventi, autogestibili ed equilibrati.

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