Dimenticare significa tradire

Nel bosco a Kuropaty c’e una collinetta, dove il pittore Anatoliy Kuznetzov della parrocchia della chiesa ortodossa di Minsk Svieto-Voskresenskaya ha scolpito sui sassi delle icone. Il suo primo sasso-icona Anatoliy l’ha trovato a Kuropaty: sul sasso il pittore ha visto l’immagine del venerabile Santo Serafim Sarovski.

Masso-icona con l’immagine del venerabile Santo Serafim Sarovski, Kuropaty, Belarus, Foto Vologinsky V.G., 31 luglio 2009

SUMMARY

Nel bosco a Kuropaty c’e una collinetta, dove il pittore Anatoliy Kuznetzov della parrocchia della chiesa ortodossa di Minsk Svieto-Voskresenskaya ha scolpito sui sassi delle icone. Il suo primo sasso-icona Anatoliy l’ha trovato a Kuropaty: sul sasso il pittore ha visto l’immagine del venerabile Santo Serafim Sarovski.

Nel museo a cielo aperto situato vicino alla Chiesa di Risurrezione di Cristo, all’incrocio tra via Miroshnicenko e via Gamarnika a Minsk, nelle vicinanze del Complesso Memoriale di Kuropaty si possono vedere 44 massi-icone con le immagini dei santi scolpite dal pittore Kuznetzov.

Dal 1993 il Complesso Memoriale di Kuropaty è inserito nella lista governativa di monumenti storici e culturali di 1ma categoria, che hanno i valori unici, spirituali e morali, e rappresentano l’interesse internazionale, in conformità alla Legge della Repubblica di Belarus “Tutela dell’eredità storica e culturale”, come luogo di sepoltura delle vittime delle repressioni politiche durante gli anni 1930-1940.

A Kuropaty, grazie agli ebrei bielorussi, sono stati inaugurati due monumenti dedicati alle vittime dello stalinismo: un obelisco in granito rosso e grigio, con l’immagine dello scudo di Davide, che simboleggia l’inizio femminile e maschile, e il candelabro a sette braccia di Menorah che simboleggia luce, fede e speranza. Sull’obelisco è scolpito il testo: “Ai nostri credenti-ebrei, ai fratelli cristiani e musulmani – vittime dello stalinismo – dagli ebrei bielorussi”.

Su iniziativa dei membri dell’associazione “Меmorial” il 29 ottobre in Belarus si festeggia il Giorno della Memoria delle vittime delle repressioni politiche. Questa data è simbolica per i bielorussi, perché proprio nella notte tra il 28 al 29 ottobre 1937 a Minsk sono stati fucilati oltre cento noti rappresentanti dell’intellighenzia bielorussa: scrittori, scienziati, insegnanti.

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Pubblicato il 10.12.2014

Dr. Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus, Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.), Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.), Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.), www.plumatella.it, info@plumatella.it, tatianamikhaevitch@gmail.com