Dolomiti – Atolli fossili, Patrimonio UNESCO

Le Dolomiti di oggi raccontano una storia del nostro Pianeta lunga milioni di anni…


La genesi delle Dolomiti inizia attraverso accumuli di conchiglie, coralli e alghe calcaree in ambiente marino e tropicale, simile all’attuale barriera corallina delle Bahamas e dell‘Australia orientale. Un antico Mare della Tetide ha fatto nascere Atolli tropicali. Ad esempio il Gruppo del Sella che si erge per quasi 1’000 m sul paesaggio circostante era un’unica barriera corallina.

La Val di Fassa è collegata con il nome del famoso geologo tedesco, studioso di vulcanesimo e dei fossili, Christian Leopold von Buch, che considerava la valle “la chiave di lettura per la Geologia alpina.

Una straordinaria testimonianza del passaggio dei più celebri geologi dell’Ottocento e del Novecento si trova nel registro dei visitatori dell’Albergo “Nave d’Oro” di Predazzo, a partire dalla visita di Alexander von Humboldt nel 1822 che stilò la prima sintesi della Geologia delle Dolomiti.

 

Monte Catinaccio visto da Ciampedie 2’000 m

Contenuto

  1. Dolomiti, Atolli Fossili
  2. Monti Dolomiti, Patrimonio UNESCO
  3. Ghiacciai delle Alpi Dolomitiche
  4. Val di Fassa

SUMMARY

Le Dolomiti di oggi raccontano una storia del nostro Pianeta lunga milioni di anni…


La genesi delle Dolomiti inizia attraverso accumuli di conchiglie, coralli e alghe calcaree in ambiente marino e tropicale, simile all’attuale barriere corallina delle Bahamas e dell’Australia orientale. Un antico Mare della Tetide ha fatto nascere Atolli tropicali. Ad esempio il Gruppo del Sella che si erge per quasi 1’000 m sul paesaggio circostante era un’unica barriera corallina.

La storia geologica delle Dolomiti, un meraviglioso libro di rocce, inizia nel Triassico, circa 250 milioni di anni fa. 20 milioni di anni fa si scontrarono la placca europea e la placca africana facendo sollevare le Dolomiti oltre 3’000 m sopra il livello del mare.

La prima denominazione geografica del termine “Dolomiti” comparve nel 1837 in una guida edita a Londra, per descrivere una regione montuosa comprendente le Valli di Fassa, Gardena, Badia, la Val Pusteria ed Alpi veneziane.

Le Dolomiti prendono il nome dal naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801) che per primo studiò il particolare tipo di roccia predominante nella regione, battezzata in suo onore dolomia, costituita principalmente dal minerale dolomite (MgCa(CO3)2) ovvero carbonato doppio di calcio e magnesio.

Le Dolomiti sono gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane, comprese tra le 5 province di Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone.

Il 26 giugno 2009 il Comitato Esecutivo dell’UNESCO riunito a Siviglia ha dichiarato le DOLOMITI PATRIMONIO dell’UMANITA‘.

La zona alla quale è stato attribuito il riconoscimento copre 141’903 ettari di territorio di 3 regioni (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia) ed include 18 cime che si innalzano oltre i 3’000 metri.

Il Trentino è tra le aree italiane in assoluto più ricche di specie mineralogiche. Secondo fonte www.mindat.org, nel 2014 in Italia contavano 355 specie mineralogiche. Nell’Ottocento la Val di Fassa per questo motivo attirava l’attenzione di molti naturalisti, mineralogisti, geologi e botanici che trovavano alloggi nei primi alberghi. L’albergo “Rizzi” a Pera di Fassa, fu una delle prime strutture ricettive della Val di Fassa che tra i suoi ospiti ha avuto diversi viaggiatori dell’800, famosi pionieri dell’alpinismo e personaggi illustri, come i reali del Belgio e Enrico Fermi.

La Val di Fassa è collegata con il nome del famoso geologo tedesco, studioso di vulcanesimo e dei fossili, Christian Leopold von Buch che considerava la valle “la chiave di lettura per la Geologia alpina”.

Una straordinaria testimonianza del passaggio dei più celebri geologi dell’Ottocento e del Novecento si trova nel registro dei visitatori dell’Albergo “Nave d’Oro” di Predazzo, a partire dalla visita di Alexander von Humboldt nel 1822 che stilò la prima sintesi della Geologia delle Dolomiti.

Le Dolomiti e le loro valli hanno un eccezionale valore universale. L’inserimento nella Lista UNESCO tra i 50 siti italiani è un meritevole dono al patrimonio geologico, paleontologico, montuoso, mineralogico, linguistico, estetico, forestale e paesaggistico delle Dolomiti, che costituiscono un bene di importanza globale. E in memoria agli atolli scomparsi, la montagna custodisce i suoi fossili: stelle marine, molluschi, coralli …

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Dr. Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus, Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.), Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.), Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.), www.plumatella.it, info@plumatella.it, tatianamikhaevitch@gmail.com