La Grande Bellezza

Se in  Italia le prime trasmissioni televisive iniziarono nel 1934, in Belarus ciò avvenne quasi 20 anni dopo. Il 1° gennaio 1956 la prima presentatrice televisiva Tamara Bastun si rivolse per la prima volta agli spettatori televisivi di Minsk in lingua bielorussa, dicendo: “Buona sera cari cittadini! Vi auguriamo un buon Anno Nuovo! Iniziamo le nostre trasmissioni di prova”.

Nel 1957, per consentire la trasmissione del segnale da Mosca a Minsk, furono installate due centrali ricetrasmittenti su aerei, a un’altezza di circa 3 km. Nel 2024, il sistema di satelliti lanciati negli ultimi 70 anni ha dotato la Terra di nuovi “Occhi Cosmici” per una visione più ampia del Pianeta, permettendo un utilizzo ecologico delle risorse della Terra, la nostra Grande Bellezza.

Fonte: https://visibleearth.nasa.gov/images/73751/july-blue-marble-next-generation-w-topography-and-bathymetry

SUMMARY

Il film del regista italiano Paolo Sorrentino La grande bellezza nel 2013 improvvisamente ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero.

Non succedeva da 14 anni ad un film italiano, dopo la premiazione di “La vita è bella”.

Un critico teatrale festeggia i suoi 65 anni ed invita tanti amici alla festa, restando sempre distaccato dalla folla degli ospiti.

Toni Servillo, grande attore teatrale, nel ruolo del critico Gep sta “sfogliando” la propria vita, passeggiando per la città che dorme. La sua vita passa in un ambiente romano benestante…

Ad un certo punto si incontra con una vecchia Santa che ha 104 anni.

C’è una grande tavolata presieduta dalla Santa, una missionaria del terzo mondo, Suor Maria. Non parla. Qualcuno della vanitosa compagnia vuole intervistarla. Lei non rilascia interviste. Hanno sentito che in Africa lei si nutre di soli 40 grammi di radici al giorno e dorme sul pavimento. Una giornalista che lavora per una rivista mondana, chiede: “Cosa può dire della povertà?”.

La Santa guarda attorno come se fosse nell’eternità e, nel silenzio della sala, risponde lentamente: “La povertà non si racconta. Si vive”.

E poi ancora, dopo una lunga pausa: “Io mangio le radici perché le radici sono importanti” …

Gep si sveglia all’alba, esce sul balcone e vede la Santa seduta e circondata da fenicotteri rosa. Lei gli chiede, come se lo conoscesse già da 104 anni: “Perché non ha mai più scritto un romanzo?”. Gep ci pensa un attimo e risponde: “Perché cercavo la grande bellezza e non l’ha trovata”.

La Santa soffia e i fenicotteri, tutti insieme, volano dal balcone, come se avessero ricevuto da lei un segnale per andarsene via. Spariscono in un attimo come sparisce un effimero e prezioso momento della vita, come l’acqua che evapora…

Ogni mattina la Santa sale su una scala di 100 gradini, in ginocchio. Una mano dopo l’altra, gradino dopo gradino, lentamente sposta le ginocchia, posando con forza sul prossimo gradino, finché non arriva in cima. E così ogni giorno. A 104 anni. Viso scavato da rughe profonde, occhi che guardano nell’eternità …. Solo la forza dell’animo guida questa quotidiana arrampicata.

In questo momento del film ho improvvisamente visto mia 90-enne madre “arrampicarsi” ogni giorno sui gradini della casa per arrivare al 4o piano nel palazzo dove viveva senza ascensore. Non voleva mai aiuto da nessuno. La dovevo aiutare senza che lei sapesse…

E così questo film mi ha ricordato quelle persone che sono passate per prime sulla Via Spaziale della creazione della Televisione nella Repubblica Belarus, dopo la guerra. Tra queste persone fortunate c’era mia madre…

Uno dei giornalisti di Minsk ha una vecchia e preziosa fotografia, fatta nel 1954: ai piedi della Torre Televisiva di Minsk il radio reporter stava intervistando il capo dei costruttori della Torre. Alle spalle delle persone intervistate, si vedono i ponteggi della futura Piazza della Vittoria (Piazza Peramoghi in bielorusso).

Nel 1955 sulla riva del fiume Svislotch è stato costruito un edificio di 4 piani, diventato un complesso televisivo. Il 1° gennaio 1956 la prima presentatrice televisiva Tamara Bastun per la prima volta si è rivolta agli spettatori televisivi di Minsk in lingua bielorussa: “Buona sera cari cittadini! Vi auguriamo un buon Anno Nuovo! Iniziamo le nostre trasmissioni di prova”.

E così che è iniziato il primo anno di vita della televisione bielorussa, che in quel periodo aveva solamente 4’500 spettatori televisivi.

Il 28 giugno 1957 l’attenzione di tutto il pianeta era puntata sulla capitale dell’Unione Sovietica, Mosca, dove si teneva la festa in tante lingue dei Giovani di tutto il Pianeta, il VI Festival Internazionale dei Giovani e degli Studenti. Questa è stata la prima trasmissione di un programma televisivo di Mosca, ricevuta dallo studio televisivo di Minsk.

Per permettere questa trasmissione, si dovevano costruire 15 centrali ricetrasmittenti che, in quel periodo, non era fattibile. A Smolensk è stata costruita una stazione ripetitrice e due altre centrali ricetrasmittenti sono state installate sugli aerei, i quali ad un’altezza di 2’500 – 3’000 metri garantivano la comunicazione tra Mosca e Smolensk, tra Smolensk e Minsk, assicurando un normale passaggio del segnale durante tutto il tragitto.

Nel 1961 la rete televisiva dell’URSS è stata collegata al sistema di Intervision e all’Eurovision. Questa collaborazione è stata inaugurata con la trasmissione del programma televisivo con l’intervista a Mosca del primo astronauta del mondo, Yury Gagarin. La prima trasmissione della Televisione di Belarus per Intervision ha avuto luogo nel 1962.

La creazione della Televisione e la trasmissione a lunga distanza sono state possibili grazie agli apparecchi spaziali. “Fulmine-1” (1964, “Molnia-1”) fu il primo satellite russo di comunicazione. In totale sono stati lanciati 5 apparecchi sperimentali per creare una linea di comunicazione radio di grande distanza tra Mosca e Vladivostok. La stampa ufficiale ha denominato “Fulmine-1” come “Kosmos-41”. Con i satelliti lanciati in seguito fu risolto il problema di come garantire la comunicazione telefonica, telegrafica e di trasmissione dei programmi della Televisione Centrale a grande distanza.

Dal 1962 al 2001 sono stati lanciati circa 2’000 satelliti spaziali “Kosmos”. I satelliti eseguivano ricerche militari, scientifiche, mediche, servivano per garantire la comunicazione telefonica e telegrafica sul territorio dell’URSS, e per trasmettere i programmi della Televisione Centrale alle 20 centrali terrestri (sistema “Orbita”). Se nel 1956 la trasmissione televisiva contava solamente 130 ore all’anno, a metà degli anni 60 era già cresciuta di 5.5 volte e contava 718 ore all’anno, e all’inizio del 1968, grazie al sistema “Orbita”, la quantità degli spettatori della Televisione Centrale dell’URSS era cresciuta di 20 milioni di persone.

Nel 2001 è partito il Programma Copernicus, nato per monitorare il nostro Pianeta. Il Programma prevedeva il lancio di 6 satelliti Sentinel entro il 2029, nuovo “Occhi Cosmici” per una nuova visione della Terra. Sentinel-1, lanciato nel 2014, registra immagini radar, Sentinel-2, lanciato nel 2015, avendo 13 bande ottiche, registra immagini ottiche per monitorare lo stato di salute delle zone green del Pianeta, ed è capace di vedere le malattie della vegetazione e gli incendi in qualsiasi punto della terra.

Nel 2016 è stato lanciato il Sentinel-3 destinato al monitoraggio delle acque di oceani, fiumi e laghi, del clima, dell’inquinamento, e alla mappatura delle foreste.

Invece di 13 bande, il satellite iperspettrale chiamato Prisma, lanciato nel 2019, ha 200 bande e finora è l’unico al mondo che può vedere la terra dentro le grotte, le micro-particelle di inquinamento emesse da una fabbrica, lo stato delle risorse naturali. La Terra ha nuovi “Occhi Cosmici” per una più ampia visione del Pianeta, che permettono l’utilizzo ecologico delle risorse della Terra, la nostra Grande Bellezza.

E tra questi pionieri della Televisione, passati per primi sulla Via Spaziale della creazione della Televisione nella Repubblica Belarus dopo la guerra, vi era una giovane fanciulla nata in un piccolo villaggio siberiano sul fiume Enisej, mia madre.

Lei era tra quelle persone fortunate che hanno gettato le basi sullo studio della Grande Bellezza, la nostra Terra.

Il nostro primo ed unico Amore.

Perché le radici sono importanti.

Perché i fenicotteri rosa torneranno …

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 22.01.2018, aggiornato il 27.04.2024

Dr. Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus, Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.), Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.), Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.), www.plumatella.it, info@plumatella.it, tatianamikhaevitch@gmail.com