Homepage

Mission

Il contenuto del sito ha lo scopo informativo e di divulgazione scientifica, la promozione delle idee di protezione, di conservazione della natura e di valorizzazione paesaggistica, storico-ambientale e culturale.
Il plume o pennacchio è quella parte di un territorio che, in una situazione di contaminazione da sostanze pericolose, presenta una lingua di inquinamento.

Ultimi articoli

La Riserva Val di Mello

Una leggenda narra che la Val Màsino, la Val di Mello e tutte le Alpi vengono custodite da un gigantesco animale dalle sembianze umane – un incrocio fra un Caprone ed uno Stambecco – il Gigiat.

La Val di Mello è stata riconosciuta in tutto il mondo per le sue straordinarie qualità paesaggistiche. 400’000 persone ogni anno si fermano in Val di Mello, persone che la amano e che da questa incantata Valle traggono il senso di bellezza.

Il meraviglioso Giardino delle Alpi, chiamato anche Perla delle Alpi Retiche, la Valle incantata per i suoi torrenti e i suoi corsi d’acqua color smeraldo, per la sua ricca biodiversità, si trova asoli 120 km da Milano.

Il Pizzo Badile, il Pizzo Cengalo, i Monti Pioda e Disgrazia adornano l’arena della Val di Mello, che su una piana di circa 1’000 m raccoglie numerose valli secondarie che scendendo dall’alta quota di 3-3’500 m, portano con sé veloci e rumorosi torrenti, creando infine il torrente Mello.

(altro…)
- Categorie:
Leggi arrow_circle_right

S.I.N. “BUSSI sul fiume TIRINO”

Il fiume Tirino significa triplice sorgente. È uno degli affluenti del fiume Pescara che sfocia nel Mare Adriatico. Il fiume Tirino è attraversato dal piccolo paese Bussi sul Tirino e fa parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Bussi è stato da sempre considerato un sito comodo grazie all’acqua.

Nel 1901 nel piccolo paese Bussi sul Tirino fu impiantata la fabbrica “Officine di Bussi sul Tirino”.

Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale la fabbrica produceva iprite, arsine, fosgene, difosgene e lewisite.

Finite le guerre, la fabbrica ha convertito la chimica militare in chimica civile, producendo coloranti, concimi sintetici, carburanti.

Dalla fabbrica uscivano cisterne di cloro, cloroetani, ipoclorito, cloruro ammonico, piombo tetraetile, trielina, carburo di calcio, dicloroetano, acido monocloroacetico.

I primi allarmi riguardo linquinamento del fiume Tirino arrivano negli anni 70: mercurio nei pesci, nel grano, nella vite, nell’olivo, piombo nel grano, nei semi, nell’olivo…

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

S.I.R. “Fiumi Saline e Alento”

Secondo il WWF, Marelibero e Abruzzo Social Forum, i fiumi Saline e Alento, che scorrono nella Regione Abruzzo e confluiscono nel Mare Adriatico, sono in una crisi ambientale quasi senza ritorno.

Alla foce del fiume Saline tempo fa si fermavano uccelli migratori e stanziali. Nel 2002 la foce è diventata l’Oasi della WWF, tutelando circa 40 ettari lungo il fiume Saline. Oggi lOasi WWF è stata abbandonata a causa del degrado sociale dell’area.

Se una volta alla foce del fiume Saline c’era l’Oasi WWF, adesso ad un passo dal fiume sorge la discarica di Villa Carmine, diventata uno sversatoio di rifiuti. Siringhe, cumuli di rifiuti, abbandono, degrado della foce del Saline. Una discarica a cielo aperto, presa di mira da tossicodipendenti, da ditte che lungo il fiume scaricano illegalmente rifiuti. Un’autentica bomba ecologica, con rifiuti sotterrati e gettati lungo le sponde del fiume.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

S.I.R. “Basso Bacino del Fiume Chienti”

L’inquinamento del Basso Bacino del fiume Chienti è stato scoperto nel 1992 e interessa 5 comuni. Nel 94 % dei casi l’inquinamento del basso tratto del bacino idrografico Chienti è causato dall’uso agricolo e zootecnico delle zone vicine al fiume Fiastra, nello 0,04 % – dal fiume Chienti (nitrati, nitriti, pesticidi), dagli scarichi civili di alcuni comuni. Solo una piccola percentuale dell’inquinamento è dovuta all’uso industriale che rilascia però nel fiume una quantità di sostanze pericolose, come idrocarburi alifatici clorurati, metalli pesanti (zinco, nichel, rame, ferro, manganese), PCB, IPA, DDT, DDD, DDE, sufficiente per causare moltissime malattie e patologie della popolazione.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

L’inquinamento del fiume Sarno

Il fiume Sarno è un torrente lungo 24 km, che attraversa 3 province della Campania, Salerno, Napoli e Avellino, 39 comuni, dove abitano tra 750’000 e 1 milione di abitanti. Il reticolo idrografico del fiume Sarno è arricchito da un gran numero di affluenti secondari, per uno sviluppo lineare complessivo di circa 1’630 km. Il fiume Sarno sfocia nel Golfo di Napoli.

La conferenza sui fiumi meno salubri del pianeta, tenutasi a settembre del 2018 a New York, ha inserito il fiume Sarnotra i 20 più inquinati al mondo. Qui scorre di tutto, secondo i dati CNR: acqua, cromo, cadmio, piombo, rame, nichel, vanadio, arsenico, zinco, manganese, ferro, tetracloroetilene, policlorobifenili, idrocarburi, pesticidi e perfino cocaina

L’inquinamento del fiume mina la salute dei cittadini, inficiando negativamente sull’economia agricola del luogo.

Dal 1915 ad oggi il fiume ha conosciuto il suo periodo più nero.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

S.I.N. “Bacino del Fiume Sacco e Valle del Sacco”

Il fiume Sacco, lungo circa 80 km, scorre nella regione Lazio. La Valle del Sacco, storicamente nota come Valle Latina, occupa c.a. 7’000 ha tra Roma e Frosinone. È il territorio comunemente denominato Ciociaria.

Il fiume Sacco risulta contaminato per tutta la lunghezza del suo corso. L’inquinamento del fiume Sacco riguarda mezza Regione Lazio.

L’ecosistema del fiume Sacco viene distrutto dal primo centro abitato che incontra, Colleferro, dal 1912 Polo Industriale.

Nel 1912 a Colleferro è stata fondata lindustria bellica, la BPD (Bombrini Parodi Delfino), che nel dopo guerra estese la sua produzione nelle divisioni della chimica, ferroviario, tessile. Al 30 ottobre 1976 le unità industriali a Colleferro ammontavano a 138 fabbriche.

Negli anni 1976-1978 uno studio eseguito da CNR di Roma, analizzando i settori di produzione, bellico, chimico e ferroviario degli stabilimenti BPD, ha rilevato, tra le altre criticità, sversamenti esterni di liquami e rifiuti industriali nei bacini idrici del fiume Sacco e in discariche abusive.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

S.I.N. Laghi di Mantova e Polo Petrolchimico

Mantova, la raffinata città, dal 1300 al 1600 governata da Gonzaga, si adagia sulle rive del fiume Mincio, e si affaccia sul Parco Naturale del Fiume Mincio,  l’area protetta della Lombardia, estesa dal Lago di Garda alla confluenza nel fiume Po. Il Parco ospita la Riserva Naturale Castellaro Lagusello, la Riserva Naturale Bosco Fontana, la Riserva Naturale Vallazza (Rete Natura 2000, ZPS e SIC) e la Riserva Naturale Valli del Mincio (Rete Natura 2000, Zona Ramsar, ZPS e SIC).

Sfruttando l’ideale collocazione costituita dalle anse del fiume Mincio, sulla riva destra del fiume negli anni ’40 è stato costruito un complesso industriale il più grande d’Italia: il Polo Petrolchimico che occupa la superficie di 3,5 km2.

“… risale al 1973 una prima indagine sui sedimenti dei laghi e di alcuni tratti del fiume Mincio, …, …. vengono trovate elevate concentrazioni di mercurio”, -ha scritto ISPRA in uno dei suoi rapporti nel 2009. Quasi 30 anni dopo dai primi studi sull’inquinamento, è stato istituito il sito S.I.N. di bonifica del Polo Petrolchimico.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

Società di consumi è sempre piu’ società di rifiuti

L’Overshoot Day è una data simbolica che significa che abbiamo già sfruttato tutta la capacità degli ecosistemi di rinnovarsi durante l’anno in corso. Dopo questa data iniziamo ad erodere il nostro capitale naturale e/o a consumare quello di altri stati: il sovranismo con la natura degli altri.

In poco meno di 50 anni l’Overshoot Day in Europa è passato dal 29 dicembre nel 1970 al cadere il 1°agosto del 2018.

Oggi sarebbero necessarie mediamente nel mondo 1,7 Terre per sostenere la domanda di risorse naturali (1,5 nel 2014). Per Emirati Arabi sarebbero necessarie 12,3 Terre (dati del 2014), per la Corea del Sud8,5 Terre, per il Giappone 7,8, l’Italia4,6 (4,4 nel 2014, 4 nel 2013), Svizzera 4,5, UK4, Cina3,8, Spagna2,9, Germania2,8, India2,5, USA2,3, Francia1,7.

Negli ultimi 10 anni i prezzi delle materie prime sono quasi triplicati. Questo è un forte segnale di esaurimento delle risorse.

Il consumo lineare sta raggiungendo i suoi limiti, l’economia circolare potrebbe essere la fine dell’obsolescenza programmata e il passaggio al recupero, al riutilizzo e al riuso delle risorse. Il problema dei rifiuti rappresenta oggi un problema gigante, soprattutto, dei rifiuti basati sulla rinascita della materia, cioè, l’economia circolare.

“Ancora oggi, -osserva Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente, – non è molto chiara la contabilità del ciclo, non è certo dove vanno a finire i rifiuti di alcune filiere e questo è un serio problema per il Paese”.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

Depositi nucleari in Spagna e Portogallo

Nel 1922 il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca ha scritto la sua allegorica poesia “Piccola ballata dei tre fiumi”. I tre fiumi della regione, Guadalquivir e i suoi piccoli tributari che fluiscono vicino Granada, il Douro e il Genil, percorrono da est a ovest l’Andalusia, e sembra che scorrono in ogni strofa. Quasi tutta la sua corta vita di 38 anni Lorca l’ha vissuta a Granada….

L’amore per la sua bellissima terra di melograni, aranceti, limoni che crescono lungo i 3 fiumi, Guadalquivir e suoi affluenti, l’amore per l’Andalusia, vibra in ogni strofa della ballata di Lorca.

Poteva Lorca, fantastico, fantasioso, grandioso poeta spagnolo, sapere che nel 1935 nella sua amata Andalusia, vicino a Cordoba, in un posto che si chiama El Cabril, vicino ad un altro affluente del fiume Guadalquivir, il fiume Bembézar che attraversa il Parco Naturale Hornachuelos, un ingegnere minerario scoprirà l’uranio?

Ad El Cabril l’esercito spagnolo svolgeva ricerche sulle armi nucleari. Nel 1961 El Cabril diventò il cimitero nuclearedella Spagna.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right

Rifiuti nucleari nel Regno Unito

In un articolo pubblicato da The Ecologist il 12 aprile 2017 Dave Elliott, Professore emerito della politica di Tecnologia, sta ricordando il discorso del dicembre 1953 alle Nazioni Unite, quando il Presidente Dwight D. Eisenhower lanciò il programma Atomi per la pace, dicendo:

“L’inventiva miracolosa dell’uomo non si dedicherà alla sua morte ma sarà consacrata alla sua vita” e che “il potere pacifico dell’energia atomica non è un sogno del futuro, ma questa capacità, già dimostrata, è qui – adesso – oggi”.

Nel 1954 il Presidente della Commissione per l’Energia Nucleare degli Stati Uniti Lewis Strauss in un discorso ha nominato l’energia nucleare too cheap to meter, affermando: “Non è troppo aspettarsi che i nostri figli godano nelle loro case di energia elettrica troppo economica per misurare”.

Tuttavia, i consiglieri di Eisenhower gli dissero subito che non era fattibile.

(altro…)
- Categorie: ,
Leggi arrow_circle_right