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Il contenuto del sito ha lo scopo informativo e di divulgazione scientifica, la promozione delle idee di protezione, di conservazione della natura e di valorizzazione paesaggistica, storico-ambientale e culturale.
Il plume o pennacchio è quella parte di un territorio che, in una situazione di contaminazione da sostanze pericolose, presenta una lingua di inquinamento.

Ultimi articoli

Le conseguenze della catastrofe di Chernobyl sulla scala globale

A causa della catastrofe di Chernobyl avvenuta il 26 aprile 1986, la nube radioattiva è salita fino a 1,5-10 km in altezza. La contaminazione radioattiva di Chernobyl è stata depositata sul 40 % del continente europeo, nel nord dell’Africa, nell’America del Nord. Ogni aumento della radiazione nucleare ha un effetto sulle cellule riproduttive e somatiche di ogni essere vivente. Come risultato di tale incidente, i radionuclidi con emivita lunga rimarranno sulla terra per tanto tempo: l’Americio (Am-241) per 5’000 anni, il Cesio (Cs-137) per 600 anni, lo Stronzio (Sr-90) per 500, il Plutonio (Pu-241) per 200, il Plutonio (Pu-240) inquinerà la Terra per 100’000 anni.

La tragedia di Chernobyl dimostra l’importanza del monitoring dei radionuclidi nei prodotti alimentari e dell’irradiazione individuale. Questo monitoring deve essere indipendente dall’industria nucleare ed essere previsto intorno ad ogni centrale nucleare. I risultati di tale monitoring devono essere accessibili al pubblico.

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Il restauro dell Organo

Per capire quanto è importante non rompere la catena delle azioni buone, contrapponendola alla enorme massa del fango e del cinismo, che stanno allagando il mondo delle emozioni e delle azioni, è necessario cambiare il modo di pensare, di restaurare questo vecchio organo che si chiama CERVELLO, indirizzando il suo enorme potenziale di pensieri e azioni nella sfera dell’empatia, delle emozioni e delle azioni positive.

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Ciao Plumatella o Bryozoan Reef and Coral Reef

Il 27 maggio 2015 l’Associazione dei Briozoologi IBA ha festeggiato 50 anni dalla sua fondazione, a Stoccolma nel 1965. In occasione di questo evento, tutti i 250 membri attuali dell’Associazione hanno ricevuto gli auguri dal Presidente, con il logo di Golden Lophophore, simbolo dell’Associazione IBA. I tentacoli dei Briozoi di acqua dolce formano il lophophore nella forma di ferro di cavallo.

Il Phylum Bryozoa conta circa 4’000 specie marine e circa 50 specie di acqua dolce. Cominciando dagli anni 80 a causa della forte eutrofizzazione dei bacini idrici che raffreddavano le turbine delle Centrali Idroelettriche e delle Centrali Nucleari, che scaricano le acque riscaldate, si osserva la massiccia crescita delle colonie dei Briozoi d’acqua dolce.

Ho avuto sempre una tenerezza per i coralli e i loro “associati”, fin da quando a 17 anni innamorandomi del lavoro favoloso di Jacque Yves Cousteau, ho scelto la professione di biologa. Ho trasmesso questo amore sulle colonie dei piccoli Briozoi, il Phylum molto più antico, rispetto ai coralli, che formava iL Bryozoan Reef quando Coralli non c’erano ancora. L’esotica bellezza dei coralli e della comunità che loro ospitano, affascina tutto il mondo, come oasi di ricchissima biodiversità, inestimabili quadri” viventi, autogestibili ed equilibrati.

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Il Leopardo Pantera pardus orientalis, specie in estinzione. Il Parco Nazionale della Russia “La Terra del Leopardo”, a 3 anni dalla fondazione

Nella natura tutto pensato ed organizzato in modo saggio, ognuno deve fare il suo mestiere, e in questa saggezza – la giustizia suprema della vita.  Leonardo da Vinci               

Il leopardo dell’Estremo Oriente (Pantera pardus orientalis) è un rappresentante meno famoso dei felini, l’unica popolazione selvatica di questo predatore in Russia conta 57 esemplari, dati all’inizio del 2015.

Il leopardo dell’Estremo Oriente è iscritto nel Libro Rosso della Federazione Russa, nel Libro Rosso dell’Unione Internazionale della tutela della Natura (IUCN) e in Allegato I della Convenzione sul commercio Internazionale delle specie minacciate in estinzione (СIТЕS).

Dal 1956 è vietato cacciare questo animale.

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Basi militari in Italia

Contenuto:

1. Regione Friuli Venezia Giulia
1.1. Base militare di Aviano
1.2. Poligono militare “Cellina-Meduna”
2. Sardegna, l’isola più militarizzata d’Europa
2.1. Poligono di Quirra
2.2. Base TEULADA – aeroporto DECIMOMANNU – il Poligono CAPO FRASCA
2.3. Vittime militari.
La Sindrome Balcani-Quirra nel Poligono Interforze Salto di Quirra (P.I.S.Q.)
2.4. Polo industriale Cagliari – Sarroch – Pula – Teulada
2.5. Base a Santo Stefano sull’isola dell’Arcipelago della Maddalena, Cronistoria di un crimine: 1972-2008
3. Sicilia
3.1. Base militare di Sigonella, “Triangolo della morte” Lentini – Carlentini – Francofonte, provincia di Siracusa.
3.2. Poligono di tiro Drasy o Riserva Naturale Punta Bianca?
4. Porti navali in Italia dove vengono ospitati unità navali a propulsione nucleare.
4.1. Polo Augusta-Melilli-Priolo
5. SICUREZZA DEI PORTI
6. Impatto delle basi e servitù militari sui sistemi naturali e salute.

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Tallinn, Parco Kadriorg e l’inquinamento dell’ambiente in Estonia nel passato

Durante l’estate del 2014 ho visitato i paesi Baltici, partendo dalla mia patria, Minsk, per Vilnius, Riga e Tallinn. Durante gli spostamenti in treno o in bus, lungo il viaggio cercavo di ricordare quando sono stata in queste città l’ultima volta. A Minsk – 7 anni fa, a Vilnius e Riga – molto prima e parecchie volte, per partecipare alle conferenze scientifiche o per passare un weekend.

Tallinn è stata la mia prima città estera, dove sono andata da sola, in treno, a 15 anni. I miei genitori mi hanno accompagnato alla stazione la sera e al mattino ero alla stazione di Tallinn, dove mi venne a prendere l’amico di mia madre con la famiglia.

L’Estonia per noi bielorussi era come un paese straniero: molte chiese, significativamente diverse dalle chiese ortodosse, hanno subito attirato la mia attenzione. Le chiese utilizzavano enormi candelabri con candele profumate. Le spesse fortificazioni e le torri di osservazione della città vecchia riportavano la mente al Medioevo… Lo spirito del Vecchio Tomas, il simbolo di Tallinn, era nell’aria…

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Dimenticare significa tradire

Nel bosco a Kuropaty c’e una collinetta, dove il pittore Anatoliy Kuznetzov della parrocchia della chiesa ortodossa di Minsk Svieto-Voskresenskaya ha scolpito sui sassi delle icone. Il suo primo sasso-icona Anatoliy l’ha trovato a Kuropaty: sul sasso il pittore ha visto l’immagine del venerabile Santo Serafim Sarovski.

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2 anni dopo. Astronauta Paolo Nespoli é tornato in Italia. Con un libro

Sabato 15 marzo 2014… Dopo 2 anni dal primo incontro, ho avuto l’occasione di sentire un’altra volta l’astronauta Paolo Nespoli nella città dove abito, Cantù, frazione Cucciago. Non capita spesso che in una piccola città di 35 mila abitanti circa arrivi una stella di dimensione cosmica, come Nespoli. Sarà per le sue origini italiane, visto che è nato e vissuto a Verano Brianza, a 10 km da Cantù.

Puntare in alto…

1. 15.03.2014, Cucciago, incontro con astronauta Paolo Nespoli

2. ISS e difesa dell’ambiente. Missione COPERNICUS

3. Identificazione dei siti in Europa potenzialmente contaminati

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16 Spedizione in Antartide, 1971

Racconta il partecipante, lo scienziato del Laboratorio di Idroecologia dell’Istituto di Zoologia dell’Accademia delle Scienze di Bielorussia collega Giginyak Yury. 

Temperatura minima – 89,2 C°, totale assenza di odori e infinito spazio bianco.
Antartide, terra misteriosa ed imprevedibile, attira gli uomini veri con la dolcezza dei misteri irrisolti e la quotidianità estrema. Candidato in scienze biologiche, ricercatore principale dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Istituto di Zoologia del laboratorio di Idroecologia Giginyak Yury (Grigorievic) aveva 24 anni, quando i suoi sogni bianchi dell’Antartide sono diventati realtà.

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